Poggio al Tesoro - Diario della Vendemmia 2022

HARVEST DIARY 2022 | POGGIO AL TESORO 13 12 DIARIO DELLA VENDEMMIA 2022 | POGGIO AL TESORO Il commento dell’agronomo Parliamo della 2022 a Poggio al Tesoro, come è stata vissuta dall’agronomo? Come tutte le annate, la 2022 è stata molto particolare. Non facile, né difficile, ma di attenta gestione. È stata caratterizzata da un decorso stagionale estremamente siccitoso, ma grazie ai nostri terreni profondi e argillosi, in grado di mantenere umidità da rilasciare al momento di bisogno, siamo riusciti a sopperire bene alle necessità idriche della vite. I nostri vigneti presentano apparati radicali importanti, anche due metri, due metri e mezzo, in grado di raggiungere le falde freatiche presenti in profondità. A Poggio al Tesoro la gestione dell’acqua è sempre molto oculata, nel pieno rispetto della sostenibilità: il nostro interesse è soccorrere, senza sprecare in alcun modo le risorse a nostra disposizione. Siamo in grado di prelevare dai pozzi, presenti nella nostra proprietà, piccoli quantitativi di acqua che utilizziamo per raffrescare gli impianti con irrigazione per aspersione. Nonostante l’annata caratterizzata da temperature più alte delle medie stagionali, le viti hanno seguito correttamente le fasi fenologiche in modo sereno nel corso della stagione, dal primo germogliamento alla fioritura, invaiatura e maturazione. Tutta la nostra uva è entrata in cantina sana, nonostante nell’ultima fase dal 10 al 15 di agosto, abbiamo assistito a diversi giorni di pioggia. Abbiamo quindi accompagnato la raccolta differenziando le giornate dedicate alle singole varietà, anticipando qualche giorno le varietà precoci come il Syrah ed il Merlot, e posticipando di qualche giorno le tardive, come il Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon o Petit Verdot che, a seconda della tipologia hanno ricevuto più o meno bene l’acqua piovana. È stata una vendemmia abbastanza lunga, cominciata il 17 agosto e finita il 24 di settembre. Oltre 40 giorni di raccolto. Oltre ai piccoli accorgimenti legati all’irrigazione, ci siamo impegnati nel portare avanti una serie di attività alternative per fronteggiare le alte temperature: l’applicazione di caolino, che abbassa la temperatura della vigna di circa 2 o 3 gradi; la copertura dei terreni, che protegge l’anima delle viti, le radici; l’inerbimento, una forma di protezione del terreno; i sovesci, pratica agronomica che, oltre ad apportare sostanza organica, costituisce anche un’importante forma di protezione dei suoli.

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