Poggio al Tesoro - Diario della Vendemmia 2022

HARVEST DIARY 2022 | POGGIO AL TESORO 9 8 DIARIO DELLA VENDEMMIA 2022 | POGGIO AL TESORO Christian Coco la prima vendemmia a Poggio al Tesoro Christian Coco, dal 2022 enologo e figura chiave della nostra realtà: londinese di nascita e toscano di adozione, classe 1980, dopo gli studi classici, intraprende gli studi di viticoltura ed enologia all’Universitàdi Pisa. Il suo percorso professionale inizia a Capalbio, alla Tenuta Monteti. L’arrivo a Poggio al Tesoro, rappresenta per lui un punto di svolta e di grande cambiamento, trovandosi a gestire molte più etichette rispetto a quelle che gestiva in passato. Il suo segreto, così come Christian ci ha raccontato dopo la prima vendemmia a Poggio al Tesoro, è aver lavorato considerando ogni singolo vino come se fosse l’unico dell’azienda. Ci racconta che il tutto è stato reso molto più facile dalla competenza e dall’esperienza che ha trovato al suo arrivo a Poggio al Tesoro, aggiungendo che “- nel mondo del vino, il contesto umano e l’aiuto reciproco sono le cose fondamentali. Ci sono persone che pensano che il vino si faccia con una ricetta, mentre un ottimo vino si fa in egual misura tra clima, natura, e uomo: la natura deve darti la materia prima, il clima deve assicurare una giusta e corretta maturazione, l’uomo deve trasformare il frutto in vino e accompagnarlo verso quegli obiettivi enologici che l’azienda si è prefissata. Un vino armonioso, elegante, raffinato, non può che derivare da un ambiente al quale si possono attribuire questi aggettivi. Christian continua parlando della Vendemmia 2022 come una delle più complesse fatte in tutta la sua carriera. Complessa perché l’annata è stata “spaccata” completamente a metà: “- all’inizio pensavamo fosse una vendemmia in linea con quelle degli ultimi anni, vista l’estate calda e siccitosa, per cui abbiamo lavorato in vigna per prepararci ad affrontare questa carenza di acqua e di frescura (condizioni che aiutano le piante a raggiungere la loro completa maturazione) invece, a fine agosto, siamo stati colti di sorpresa da un periodo di alta piovosità che ha comportato tempi di attesa più lunghi per poter iniziare la vendemmia. Per concludere, citando le stesse parole del nostro enologo, “- questa condizione meteorologica crea i presupposti per un’annata “molto bordolese”, complessa, interessante sia a livello di strutture che di profumi.

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