Poggio al Tesoro - 10 Years / 2002 - 2012

10 Atto I / Poggio al Tesoro si presenta 11 Atto I / Poggio al Tesoro si presenta Che cosa spinge un viticoltore fortemente radicato nel suo territorio, intimamente legato alle sue storiche varietà, avvinghiato agli aromi e sapori che l’hanno accompagnato per tutta la sua vita, a partire da casa per cercare un altro territorio da conoscere, dell’altra terra da coltivare, nuovi vitigni da allevare, nuove uve da vinificare, nuovi gusti da governare per sedurre e farsi sedurre? È un mistero avvolto dalle nebbie più fitte dell’irrazionalità, condito dall’evanescenza dei sogni, dalle segrete ambizioni e dalle ataviche premonizioni; difficile, quindi, da spiegare razionalmente, tanto che neppure noi proveremo a farlo. Quel che faremo anche noi, invece, è lasciarci sedurre dall’irrazionale e dai sogni per raccontarvi questa storia. Cercheremo di raccontarla in un modo talmente romanzato e simulato da diventare più reale della realtà stessa. Già, come se fosse facile descrivere la realtà; come se fosse semplice stabilire cosa è reale e cosa è immaginario, cosa è parziale, cosa è apparente, cosa è finto e cosa è vero. Attraverso quali e quante mediazioni dell’esperienza, della cultura, della sensibilità dell’uomo riusciamo qualche volta ad avere l’impressione di essere finalmente riusciti a trovare la chiave di volta solo per essere poi inaspettatamente ed inopinatamente smentiti da sciocche, insignificanti, volgari, insulse banalità? In pochi attimi tutto crolla, tutto il castello che avevamo costruito minuziosamente cede, implode, si sgretola e non ne rimane nulla. E allora ben vengano l’arbitrio, la finzione, l’invenzione, perché saranno le nostre falsità più vere della cosiddetta realtà. È il teatro, il teatro della vita. Quello di Miguel de Cervantes che nel Don Quijote de la Mancha fa dire a Sancho Panza: “Gli scettri e le corone degli imperatori non sono d’oro ma d’orpello e latta”. Eppure per quei pochi minuti di fronte a noi c’è un vero imperatore con veri scettro e corona, e noi l’ascoltiamo, lo guardiamo e lo percepiamo come un vero sovrano. Anche questa storia sarà forse condita da “orpello e latta”, ma non per questo sarà meno vera, meno sofferta, meno affascinante, meno esaltante di tante storie che pretendono di raccontarci solo la realtà. si chiama poggio al tesoro e compie 10 anni. Poggio al Tesoro si presenta premessa Atto I Scena I Pagina a destra: Il vigneto di Via Bolgherese e, sullo sfondo, l’Eremo di Castiglioncello Pagine successive: Vigneto Le Sondraie e Fossa Camilla

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