Poggio al Tesoro - Diario della Vendemmia 2022

HARVEST DIARY 2022 | POGGIO AL TESORO 25 24 DIARIO DELLA VENDEMMIA 2022 | POGGIO AL TESORO Come ci racconta la storia, fino agli anni ’70 i terreni SopraStrada, ai piedi delle colline metallifere erano volti alle coltivazioni più umili, erano considerati terreni aridi, poveri e quindi, adatti alla sola coltivazione di frumento e ulivi. È stato solo intorno agli anni ’80, quando si vedono apparire le prime viti, che ci si è resi conto del potenziale di queste terre. Oggi son considerati i terreni più prestigiosi nell’area Bolgherese, caratterizzati da sabbie grossolane e ricche di scheletro, che assicurano un ottimo drenaggio. Poggio al Tesoro ha due vigneti localizzati qui: il vigneto della “Chiesina di San Giuseppe” e il vigneto della “Via Bolgherese”. Essendo vigneti così preziosi con impianti stretti (9-10 mila viti per ettaro) è necessaria per loro un’attenzione ancora più meticolosa. Nel sottosuolo, l’alta densità di impianto permette alle radici di crescere l’una accanto all’altra che quindi si sviluppano in profondità. In questo modo oltrepassano lo strato argilloso, andando a godere della parte più ricca di minerali. La vendemmia in stile Poggio al Tesoro è sempre manuale e queste uve sono riposte in piccole cassettine da massimo 5 kg, trasportate manualmente al punto di raccolta. La posizione di questi vigneti si rivela particolarmente vantaggiosa anche da un punto di vista climatico. Le colline, a cornice delle viti gli regalano un po’ di ombra e riparano da venti come la tramontana ed il grecale che soffiano rispettivamente da Vendemmia di Via Bolgherese nord e nord-est. Gli ulivi che si uniscono e si alternano alla vite, oltre a portare biodiversità e ricchezza in vigneto, proteggono le nostre viti dai venti di mare, mentre il bosco, con cui confiniamo, ci dona una maggiore porosità. Inoltre, nonostante i soli 5 km di distanza, dalle capannine metereologiche presenti una nel vigneto della via Bolgherese e l’altra alle Sondraie, possiamo notare che sulla via Bolgherese abbiamo tendenzialmente dai 50 agli 80 mm in più di pioggia. Abbiamo quindi una maggiore umidità dovuta anche alla minore presenza di ventilazione che ci avvantaggia fortemente nella stagione estiva dove, anche nei periodi più caldi riusciamo ad avere una costante rugiada mattutina, ma che dall’altro lato ci espone ad un maggior rischio di malattie fungine. Ancora una volta, con amore ed attenzione, stimoliamo le viti con alghe brune, erbe mediche ed altre pratiche naturali e biologiche affinché queste producano autonomamente le necessarie sostanze di autodifesa naturali. Queste amorevoli (e quasi maniacali) cure che ci ripagano con uve sane, concentrate e ricche di minerali che ci regalano vini di altrettanto pregio, dal comparto aromatico unico.

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