Poggio al Tesoro - 10 Years / 2002 - 2012

102 Atto III / Poggio al Tesoro, i suoi uomini e le sue donne 103 Atto III / Poggio al Tesoro, i suoi uomini e le sue donne consapevolezza della sua delicata posizione, anche in considerazione del fatto che, in definitiva, le responsabilità maggiori sono le sue. Con lui abbiamo lavorato molto per ottimizzare i costi di gestione nei vigneti, conservando al contempo il massimo livello qualitativo. Stiamo anche costruendo insieme una vasta banca dati relativa alla conduzione di ciascun appezzamento, che possa essere utile a chi verrà dopo di noi.» Franco si sofferma, poi, sul resto della squadra: «È un gruppo fantastico, bravi ragazzi con i quali il rapporto è ottimo; c’è Azzurra, intrattenitrice di visite ed eventi; i nostri cantinieri, Federico, Daniel e Lorenzo (quest’ultimo, laureato in enologia e formatosi nel Veronese, è un giovane che unisce professionalità e grande modestia, non rifiuta di “sporcarsi le mani” in cantina pur di imparare e per questo è molto apprezzato anche da Franco Allegrini, convinto che nel giro di 4-5 anni sarà pronto per fare tutto ciò che vuole in ambito vitivinicolo – N.d.R.); vi sono, poi, Gabriella e Edda, le nostre donne “tuttofare”, il “tenebroso” Bernardo, il “camaleontico” Stefano e, ancora, Maurizio, il “piccinin” della covata. Con Marrico e Nicola ci siamo spesi molto per responsabilizzare tutto il personale, per farlo sentire parte integrante dell’azienda. In vigna, per esempio, si spiega e si discute con ogni bracciante il motivo di ciò che gli si chiede di fare; si cerca, inoltre, di far sì che ciascuno conosca e svolga tutto il ciclo dei lavori, in modo che misuri direttamente sulla sua pelle l’importanza di ogni fase e le conseguenze che essa comporta su quella successiva. Per quanto riguarda, invece, le imprese esterne che lavorano con noi, insistiamo molto perché ci forniscano sempre gli stessi addetti, che vogliamo istruire e, per così dire, “fidelizzare” alla nostra azienda, alla stessa stregua dei dipendenti diretti. Ogni anno, poi, organizziamo una degustazione tecnica, condotta con criteri di estrema serietà, dove tutto il personale, di qualsiasi livello, è chiamato ad assaggiare i vini e ad esprimere i propri giudizi e considerazioni; un’abitudine che riteniamo Pagina a destra: Giochi d’acqua nel vigneto del Syrah

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