108 Atto III / Poggio al Tesoro, i suoi uomini e le sue donne 109 Atto III / Poggio al Tesoro, i suoi uomini e le sue donne Ed è questo l’augurio che anche noi vogliamo rivolgere a Poggio al Tesoro, complimentandoci con gli Allegrini per quanto hanno saputo realizzare in un lasso di tempo, tutto sommato, piuttosto breve. Dieci anni sono nulla in viticoltura, però sono stati sufficienti a questa bravissima famiglia del vino italiana – che nella sua storia non ha mai “sbagliato un colpo” – per dimostrare come l’uomo sia davvero la chiave di volta dell’eccellenza, a patto che non lasci mai languire quella vivace fiammella che lo pungola insistente nelle sue aspirazioni: a dispetto di chi vorrebbe interpretare la tradizione come un che di immobile, di definitivo, quasi come una sorta di dogma, nel vino c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, da interpretare, da ricollocare in modo diverso con fantasia, talento, intuizione, riflessione, coraggio, calcolo, sensibilità, criterio, emozione; insomma, in due parole, con Passione e Ragione, purché sempre ispirate da un profondo rispetto per l’identità del territorio. In perfetto “stile Bolgheri”. A proposito, non abbiamo ancora detto a chi sono dedicati i versi di Carducci: A Satana, naturalmente. Who else? Pagina a destra: La squadra
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